Il microorganismo
Trichomonas vaginalis è un protozoo flagellato che si stima infetti annualmente 170 milioni di persone. E’ infatti uno degli agenti patogeni più frequentemente isolati nelle malattie trasmesse sessualmente.
Manifestazione clinica
Nelle donne, solo il 20% delle pazienti presentano un quadro clinico classico con vulvovaginite acuta, con perdita di liquido schiumoso dall’aspetto giallo verdognolo purulento, associato ad un prurito insistente e disuria.
Molto più spesso l’infezione decorre in modo cronico senza i segni clinici caratteristici, ma con sintomi quali prurito intermittente, eritema vulvare, dolori durante l’atto sessuale e stimolo a urinare frequentemente. Il tutto a causa di un’infiammazione della mucosa vaginale, cervicale e dell’uretra.
Nell’uomo la manifestazione clinica più frequente è l’uretrite, che spesso si manifesta quale malattia cronica sub-acuta, in alcuni casi con perdita di un liquido mucoso e bruciore quando si urina. La sintomatologia corrisponde ad un uretrite non specifica (uretrite non gonococchica) dove sia T.vaginalis che Chlamidia trachomatis sono da prendere in
considerazione nella diagnosi differenziale.
Va comunque ricordato che il 20-50% delle infezioni nei due sessi decorrono in modo asintomatico, che però in ogni momento possono dare segni clinici con complicazioni quali endometriti e infiammazione degli annessi nella donna. In gravidanza un’infezione da T.vaginalis può portare alla rottura delle acque e a un parto prematuro. Nell’uomo le complicazioni più frequenti sono prostatiti, epididimiti ed infertilità.
Epidemiologia
L’uomo è l’unico ospite di T.vaginalis. La trasmissione dei trofozoiti avviene direttamente tramite contatto sessuale. Altri tipi di contatti quali piscine, biancheria contaminata e toilette svolgono un ruolo trascurabile, in quanto i trofozoiti sopravvivono all’ esterno dell’ospite solo per poco tempo.
A dipendenza del collettivo e del metodo diagnostico usato, l’incidenza di T.vaginalis nelle donne varia dal 5 al 50%, mentre negli uomini sintomatici dall’ 1 al 20%.
Test
La presenza di T.vaginalis viene messa in evidenza tramite PCR. Questa metodica permette una diagnosi rapida e con una sensibilità del 97% e una specificità del 98%, valori che sono sensibilmente migliori rispetto a qualsiasi altro metodo. La messa in evidenza dei trofozoiti nell’urina nativa ha una sensibilità del 40-60% e dovrebbe essere utilizzata solo in combinazione con un altro metodo.