Nella pertosse si distinguono un periodo di incubazione (1-2 settimane), uno stadio catarrale di tipo aspecifico (infiammazione delle mucose respiratorie), un periodo caratterizzato dai parossismi di tosse (causati dalla tossina) e un periodo di declino.
Le complicazioni più gravi si rilevano fra bambini e includono ipossia, apnea, polmonite, encefalopatie, ecc.
Epidemiologia
La pertosse è una malattia altamente contagiosa che colpisce prevalentemente i bambini. Studi recenti hanno evidenziato come l’infezione non sia soltanto limitata ai bambini, ma può colpire giovani, adulti e anziani spesso con manifestazioni cliniche atipiche e/o lievi.
La trasmissione avviene mediante contatto diretto con emissioni dalle mucose del tratto respiratorio di persone infette. Siccome la pertosse è una malattia altamente contagiosa, si stima che fino al 90% delle persone a stretto contatto con una persona infetta sviluppino a loro volta la malattia dopo esposizione.
Con l’introduzione negli anni ’50 della vaccinazione (una protezione solo parziale che diminuisce con il passare degli anni) l’incidenza soprattutto di casi gravi è molto diminuita. Tuttavia, gli adolescenti e gli adulti diventano suscettibili a sviluppare la malattia quando l’immunità diminuisce.
Test
L’amplificazione tramite PCR (per Bordetella pertussis della regione regolatoria del gene per la tossina e per Bordetella parapertussis dell’IS1001) permette una detezione altamente specifica, selettiva e con una buona sensibilità di Bordetella pertussis e parapertussis in campioni clinici.
Prelievo
Striscio o secreto nasofaringeo, espettorato, lavaggio broncoalveolare.